lunedì 23 giugno 2014

Globo di specchi, tipo discoteca, diametro 1m

Faccio parte del comitato che organizza la Sagra del mio paese (Alpo di Villafranca, Verona) e Questa sfera di specchi è servita in occasione della sagra di quest'anno per una serata a tema: anni 60, 70, 80.
Premetto che non pensavo di farne un post e quindi non ho fatto molte fotografie durante  la costruzione, ma cercherò di descriverne i passaggi essenziali.

La sfera è fatta di polistirolo.
Purtroppo dove siamo andati ad acquistare il polistirolo non potevano tagliarci una sfera con la loro attrezzatura, quindi è servito armarsi di pazienza e procedere a costruirsela...

La sfera finale doveva essere di 1m di diametro.
Sia per la costruzione che per il successivo trasporto ho pensato che fosse assolutamente opportuno costruire la sfera in due semisfere, uguali, indipendenti.
Solo alla fine, al momento di appendere la sfera le due metà vengono accoppiate ma senza mai essere incolate o agganciate, non ce n'è bisogno.

Sono quindi partito da due blocchi di polistirolo di media densità di misure 1m x 1m x 50cm.



per sagomarlo ho usato una tavola di legno con al centro un piccolo perno che facesse da fulcro per il blocco.




 Per prima cosa ho alleggerito e smussato il blocco per poterlo facilmente girare su se stesso rispetto al perno.
Tutti i tagli del polistirolo sono fatti con archetto a filo caldo.

Poi ho approntato due profili a forma di quarto di cerchio (un cerchio di un metro di diametro ) che facessero da guida per l'archetto da taglio.


Il bordo dei profili è rivestito con un nastro adesivo in rame, ma solamente perchè l'archetto possa scorrere facilmente sunza bruciare il legno.

Per passare dal mezzo cubo alla mezza sfera è "bastato" fare una lunga serie di tagli seguendo le sagome in legno, ogni volta ruotando il blocco di una decina di centimetri.
Alla fine di tutto il giro, dopo molti tagli e una montagna di fettine di polistirolo di scarto... il risultato è una mezza sfera: la superficie è grezza e "sfacettata" me nel complesso la sfericità è perfetta.

Poi con un po' di tempo e di carta vetrata anche la superficie è diventata  reglolare.

Prima di passare a rivestirla ho forato la sfera al centro facendo un canale che va del centro della sfera (in corrispondenza dei punto che fa da perno) al polo e vi ho incollato un tubo in metallo lungo poco più della mezza sfera: servirà per poter appendere le due semisfere in coppia.

Poi è toccato al rivestimento.
Gli specchi non sono in vetro ma in plexigless; sia per una questione di sicurezza che di peso.

Li ho tagliati con il laser (quello di cui ho fatto un post!)
Sono incollati con silicone grigio: perchè le fughe grige si notano meno tra gli specchietti.


Questa sopra è una fase intermedia della fase di rivestimento.
Gli specchi al momento sono bianchi perchè tutti ricoperti dalla loro pellicola protettiva, tutte le pellicole le ho tolte solo alla fine dopo aver finito con il silicone.

Il tubo che passa al centro è utile per appendere la sfera.


Una volta finite le due semisfere, ho infilato una catena attraverso i fori centrali delle due parti allineate e l'ho fermata con una spina nella parte inferiore della catena: appendendo il tutto per l'estremo superiore della catena le due metè rimangono spontaneamente allineate; in realtà la mezza di sotto porta tutto il peso, quella di sopra vi è appoggiata solamente.

Infine il risultato finale, purtroppo in una giornata nuvlosa.

















lunedì 24 marzo 2014

DOLLY VIDEO/ FOTOGRAFICO tipo SKATE

E' un dolly a ruote per fotocamera compatta o reflex, o per videocamera, per riprese sia lineari che circolari. Adatto anche alla realizzazione di time-lapse.

Caratteristiche

Di base si tratta di un "carrello" adatto a sostenere una testa fotografica sulla quale piazzare una fotocamera piuttosto che una videocamera.
Deve essere usato su una superficie liscia come un tavolo o un pavimento regolare.
Può essere mosso manualmente o può muoversi autonomamente grazie ed un motore e un semplice controller.




La tavola del Dolly è in compensato marino verniciato.
La forma che ho dato alla tavola permette di montare la testa fotografica al centro oppure decentrata verso l'esterno: quest'ultima opzione permette di montare anche ottiche molto pesanti e/o ingombranti senza sbilanciare l'insieme di dolly + macchina fotografica. Risulta utile anche per fare riprese circolari a breve distanza da un oggetto, con abiettivi macro o tubi di prolunga.

Gli "assi" sono in profilo tubolare quadro, in alluminio.

Le ruote sono in gomma, dotate di doppi cuscinetti a sfera, molto fluide e robuste e non hanno problemi di portata essendo del tipo ustato nei pattini in linea.


Gli assi sono facilmente regolabili, come angolo di sterzata, mediante pomelli: è quindi semplice regolare la direzione del dolly, senza nessun attrezzo.
Sono presenti 2 riscontri di fine corsa per mettere rapidamente gli assi paralleli, per ottenere la  traiettoria rettilinea.










Uno dei due assi  è dotato di un sistema di basculamento di pochi gradi, questo permette di avere sempre
tutte e 4 le ruote in appoggio. Questo costituisce un vantaggio importrante, sia perchè in caso di utilizzo del motore elettrico non c'è mai perdita di trazione; sia perchè nell'utilizzo "circolare"  la traiettoria è molto più precisa e ripetibile.






Può essere usato sia in posizione con "piano sotto gli assi" , per rimanere molto bassi, sia in posizione invertita: "piano sopra gli assi" per quadagnare altezza: precisamente 4 cm. Per alzare ulteriormente il corpo macchina, quando necessario, ho previsto di applicare delle prolughe, molto semplici ma funzionali e che posso fare in varie misure.




Sono presenti fori supplementari  filettati, ai quali avvitare accessori vari come braccetti snodabili, illuminatori ecc...




Elettronica


Il  motore che ho usato è di tipo Passo Passo, incorpora un riduttore di giri e la trasmissione avviene con una  coppia di puleggie e una cinghia. La cinghia, elastica, può essere tolta facilmente per liberare la ruota, senza bisogno di smontare il motore.




Ho usato un motore Passo Passo per la possibilità di mantenere una velocità costante e controllata.
Inoltre, in prospettiva di fare dei Time-Lapse, questo motore permette di fare spostamenti predeterminati con precisione, cosa impossibile con un semplice motore DC, a meno di non avere anche un encoder...
Il controllo del motore si basa su una scheda ARDUINO più un driver per pilotare il motore. Con la scheda Arduino è stato semplice implementare un telecomando infrarossi col quale avviare e fermare il motore, scegliere la direzione e una velocità tra 9 preimpostate; oppure posso comandare uno spostamento di lunghezza prefissata (ho anche qui 9 opzioni) in un senso o nell'altro premendo un pulsante .
Quando il motore è fermo, viene anche disalimentato, questo aumenta molto l'autonomia delle batterie.






giovedì 13 marzo 2014

DOLLY MOTORIZZATO per TIME-LAPSE basato su ARDUINO (provvisorio)

Premetto che questo Post è provvisorio per quanto riguarda soprattutto le immagini: provvederò ad integrarle al più presto, sono in attesa che mi arrivi una testa fotografica con la quale completare il progetto e realizzarne una versione definitiva. L'ho però già collaudato e ho verificato il suo funzionamento.





Caratteristiche

Le caratteristiche particolari di questo dolly motorizzato sono essenzialmente: che il "binario" è un semplice profilo in alluminio a sezione quadrata con pochissime lavorazioni e che tutti gli organi funzionali al movimento sono incorporati nella parte mobile, nel "carrello": non c'è alcun rinvio per la cinghia di trasmissione che non deve essere una cinghia chiusa, non c'è un motore all'estremità del binario, non c'e una cremagliera.
 La cinghia è semplicemente tesa sul binario e il carrello vi fa presa per la trazione. 


Queste caratteristiche, insieme, fanno in modo che il sistema sia decisamente semplice e flessibile: il binario può essere di qualunque lunghezza e il carrello può essere sfilato e rimontato su diversi binari con semplicità; basta avere un profilato della lunghezza desiderata e una cinghia sufficientemente lunga.
Con un binario corto può essere usato a mo' di slitta micrometrica motorizzata.


Teoricamente: i profilati per il binario possono essere anche di 6 metri o possono essere giuntati e la cinghia è disponibile anche a metratura quindi...  non ci sono limiti.

E' anche possibile usare il sistema come dolly video, cioè in  movimento continuo. Per ora c'è un limite oggettivo dato dalla limitata velocità massima (per ora... sto sperimenando l'uso di motori leggermente più grandi per ovviare alla lentezza, il problema è trovare un equilidrio tra prestazioni da una parte e portabilità del sistema e autonomia delle batterie dall'altra), ma in compenso per le caratteristiche proprie degli stepper motor, si ha un controllo precisissimo della velocità e un'infinita gamma di livelli intermedi.
 Per esempio si potrebbe avere un movimento così lento da essere quasi impercettibile ad occhio, ma comunque sarebbe perfettamente regolare e costante, come un orologio.


Caratteristiche meccaniche

Il corpo del carrello mobile è in alluminio ma le superfici di contatto col binario sono dei "pattini" in polietilene ad alta densità che scorrono sull'alluminio del binario con minimo attrito e nessun gioco.
sulla struttura in alluminio è applicato un blocco che reppresenta la parte topica del progetto: supporta la testa fotografica e i motori e contiene il meccanismo di trazione. I motori sono 2 ma lavorano in sincrono per avere più coppia. Sono motori Passo Passo con incorporato un riduttore di giri. Di fatto è come fossero un unico motore.

 
Questi piccoli  Passo Passo, assieme al fatto che per la trazione uso una cighia sincrona dentata,  danno la possibilità di controllare con precisione ogni spostamento. Unica pecca: non permettono movimenti veloci.

La parte inferiore del carrello è aperta: per poter passare sui supporti del binario: il binario può così avere uno o più punti di appoggio senza interferire col movimento.

Il binario, come accennato, è ricavato da un tubo quadrato di alluminio. Secondo la lunghezza posso mettere un numero variabile di attacchi; può essere montato su cavalletti ma potrebbe essere anche semplicemente appoggiato su una superficie liscia.



Caratteristiche elettroniche

La scheda che pilota il dolly è sia un controller per il motore che un intervallometro per la fotocamera.
E' basata su una scheda Arduino. Per me rappresenta il più complesso progetto di Arduino che abbia fatto: sicuramente a chi è esperto di programmazione potrebbe sembrare approssimativo e banale; ma per il sottoscritto che conosce il grande mondo di Arduino e della programmazione da pochi mesi ha rappresentato un bel traguardo e spero di poterlo in futuro migliorare.




Per inciso, con arduino è stata quasi una folgorazione! L'ho scoperto quasi per caso ma mi si è aperto un mondo di possibilità, soprattutto grazie alle tante persone che condividono i loro pregetti e pubblicano le librerie; grazie a loro gente che come me non sapeva quasi niente della materia riesce comunque a fare cose anche significative: tanto per fare un esempio questo mio progetto di dolly motorizzato non avrebbe avuto alcun senso senza la componente elettronica che lo pilota. 


Il controller dispone: di un display lcd 128x64 retroilluminato, di un ricevitore infrarosso per ricevere i comandi del telecomando, di  un emettitore infrarosso che può far scattare la macchna fotografica, del pacco batterie e per finire un semplicissimo telecomando universale, tipico per Arduino.
La batteria del sistema è ai polomeri di litio quindi ad alta capacità; per estendere l'autonomia del sistema c'è un accorgimento importante: durante i tempi morti tra uno spostamento e il successivo il motore viene disalimentato.


Col telecomando posso portare il carrello nella posizione iniziale. Poi impostare: numero di scatti, ritardo tra gli scatti (in secondi), direzione e distanza dello spostamento tra ogni scatto ( in mm). Una volta avviato il ciclo vengono visualizzati 3 countdown:  gli scatti mancanti, il tempo totale mancante, la distanza totale mancante.
Lo scatto avviene alla fine di ogni movimento, subito dopo che i motori sono stati disalimentati, questo previene qualunque vibrazione.


Questo circuito può essere usato anche come  intervallometro fotografico a infrarossi indipendentemente dal dolly.




Appena mi sarà possibile completerò questo articolo con fotografie  e video completi e spero con qualche esempio di time - lapse realizzato.