giovedì 31 gennaio 2013

TORCHIO CALCOGRAFICO


Si tratta di un torchio a rulli che si utiliza nella stampa calcografica artistica.

Due parole sulla calcografia:



Il termine calcografia deriva dal greco chalkòs (= rame, bronzo) + gràfo (= scrivo, incido). Gli artisti utilizzano attualmente come matrici lastre, oltre che di rame, anche di alluminio, di ottone, di zinco, di plexiglas, di linoleum ecc.
Tali matrici possono essere incise con due modalità diverse:  
1) incisione calcografica diretta, nella quale la matrice viene incisa direttamente dalle mani dell’incisore tramite strumenti affilati, così da scavare solchi più o meno profondi e larghi nello spessore del metallo (tecniche della puntasecca, della maniera nera, del bulino, del punzone); 
 2) incisione calcografica indiretta, nella quale la matrice viene incisa, dopo particolari trattamenti, non direttamente dall’incisore ma dall’azione corrosiva di un acido (morsura) in cui viene immersa la lastra (tecniche della vernice molle, dell’acquaforte, dell’acquatinta).  
La fase successiva all’incisione della matrice calcografica è la stampa che prevede un’inchiostratura della matrice allo scopo di far penetrare bene l’inchiostro nei segni incisi, una pulitura della superficie della lastra (senza però rimuovere l’inchiostro dai solchi) e infine il passaggio al torchio calcografico dove alla matrice così lavorata viene sovrapposto un foglio di carta umido che, a torchiatura avvenuta, mostrerà il positivo della matrice. 
Inchiostratura, pulitura e stampa al torchio vengono ripetute per ogni singola copia.

Realizzazione:



Si tratta sostanzialmentedi una pressa a rulli: 2 grossi rulli rotanti sono tenuti in posizione da  un telaio, la distanza tra i rulli è regolabile. Il rullo inferiore rimane ad una altezza fissa e viene fatto ruotare  mediante il movimento di una manovella.
 
Il rullo superiore gira passivamente ed è regolabile in altezza per poter cambiare la distanza tra i due rulli e la pressione esercitabile.


vista da sotto del torchio
 Il telaio è fatto da 2 lati  ciascuno dei quali a sua volta da 2 strati di lamiera tagliata a disegno. Le due lamiere di ogni lato sono tenute assieme e parallele da anelli distanziatori (in polietilene, bianchi) e nello spessore che risulta tra le due lamiere sono inseriti i supporti dei rulli  e i meccanismi del movimento; i due lati sono collegati tra di loro da dei perni lunghi poco più dei rulli.

Il tutto è completato dalle gambe di supporto (non indispensabili perchè potrebbe funzionare anche su un tavolo) e da delle guide metalliche che accompagnano la lastra di supporto della matrice (in legno) durante la rullatura della calcografia.



I rulli sono in acciaio, sono cavi ma lo spessore della parete è alto perchè la pressione che devono esercitare è notevole. Ogni rullo è solidale ad un tubo centrale  più piccolo che fa da perno rispetto ai cuscinetti.
I cuscinetti sono  ricavati da blocchi di polietilene. Vista la bassa velocità di rotazione non si sviluppa calore quindi il polietilene è adatto allo scopo.


vite di regolazione della pressione/spessore e pacchetto ammortizzatore
I due cuscinetti del rullo superiore sono inoltre mobili in senso verticale e sono premuti verso il rullo inferiore mediante dell4e grosseviti4 che permettono di regolare lo spessore e la pressione da esercitare. Le viti esercitano la loro azione sui cuscinetti dei rulli attraverso un "pacchetto"di strati di cuoio e cartone che fanno da ammortizzatore  molto compatto, solo minimamente elastico.



La trasmissione del moto al rullo inferiore avviene mediante catene e cremagliere ma dopo due passaggi di riduzione dei giri, una presa diretta sarebbe troppo difficile da ruotare manulmente; inoltre la rullatura deve essere fatta con un movimento lento e regolare quindi la demoltiplica dei giri è indispensabile.


Per eseguire la calcografia si pone sul piano di appoggio la matrice inchiostrata con il lato inciso rivolto in alto, sopra questo si pone il foglio umido di carta da stampare e sopra ancora uno strato spesso diversi millimetri di felto di lana. Tutto questo pacchetto viene fatto passare tra i rulli e così pressato. L'azione di pressare la carta sulla matrice fa trasferire l'inchiostro e così ri realizza la stampa. Lo strato di feltro e gli "ammortizzatori" che premono il rullo superiore verso quello inferiore sono  essenziali  perchè con la loro minima elasticità distribuiscono la pressione in modo omogeneo compensando le piccone irregolarita della carta, della martice, del piano ecc..
Molti fattori determinano l'intensità del trasferimento di inchiostro: il materiale della matrice, la profondità dei solchi, la quantita e qualità dell'inchiostro ma in fine anche la pressione esercitata nella rullatura. Per effetto di tutte queste variabili si ottengono risultati sempre diversi di conseguenza ogni stampa è in parte un pezzo unico.





esempi di matrici incise manualmente (non dal sottoscritto ma da Laura Sartori)



Esempi di stampe realizzate da Laura Sartori con questo torchio calcografico.
Ovviamente la stampa è invertita in maniera speculare rispetto all'incisione sulla matrice.

Per vedere altri esempi di Calcografie Artistiche realizzate col torchio in questione potete visitate il sito : www.langolodilaura.eu




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12 commenti:

  1. Grazie
    Bella esposizione
    Mi interesserebbe sapere quanti kg di pressione esercita un torchio di questo tipo
    Grazie

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  2. Grazie
    Bella esposizione
    Mi interesserebbe sapere quanti kg di pressione esercita un torchio di questo tipo
    Grazie

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    1. mediamente sui 400 kg torchio accademico.
      . ma dipende molto dal diametro del rullo.

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  3. Grazie Roberto.
    Mi spiace ma non so risponderti! in Kg non lo so proprio, e non saprei come fare a misurarlo. Immagino mi servirebbe una "cella di carico" ma no ce l'ho. Quello che posso dirti è che l'effetto finale sulle calcografie che abbiamo fatto è paragonabile a quello di un torchio professionale che abbiamo potuto usare prima di questo.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Grazie Gianfranco,
      ti chiederei il nome di un artigiano cui commissionare un torchio quale quello da te mirabilmente realizzato.
      Incido ormai da oltre 1 anno e vorrei stampare per mio conto le lastre
      La mia mail: rdbass@libero.it
      Grazie in anticipo!

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  4. Complimenti per il tuo blog e per le tue idee. Hai per caso anche un canale Youtube?

    Mi chiedevo se questo torchio, secondo te, potrebbe essere utilizzato per fustellare. Il meccanismo mi sembra adatto. Se volessi realizzarmelo da sola (con l'aiuto di un artigiano) a quanto ammonterebbe la spesa dei componenti (esclusa base di appoggio)? Grazie infinite per l'aiuto che vorrai darmi.
    mail: carlamancini2017@gmail.com

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  5. salve mi chiamo simone, è un ottimo lavoro, bellissimo progetto e realizzazione precisa, volevo sapere gentilmente se il movimento alla tavola è trasmesso tramite cremagliera.

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  6. Buongiorno. Sto cercando un torchio manuale anche usato simile a quello delle foto. Sai dove potrei cercarlo nella zona di verona e provincia? Grazie

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  7. Buongiorno Giancarlo, mi rendo conto che forse arrivo un po' tardi, ma io ci provo. Vorrei sapere se il piano di appoggio delle stampe scorre liberamente, come il rullo superiore, o se invece il suo movimento è "vincolato" a quello del rullo inferiore, tramite una cremagliera o altro, che dalle foto non si vede. Grazie e complimenti per il bel lavoro. marino.gianessi@libero.it

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  8. Buonasera, ma il torchio é in vendita? Sarei interessato.

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